Vi siete mai trovati a disagio per qualcosa di innocuo che dice un bambino, ma che corrisponde a realtà e sentirvi in un imbarazzo pesantissimo?
A me fortunatamente non ancora, ma il punto della questione è: la verità dei bambini.
I bambini piccoli, sotto i 4 anni soprattutto, hanno il vizio, nel mezzo di una cena tra parenti o colleghi magari, di dire qualcosa che vi riguarda che secondo la collettività è pesantemente sbagliato o vergognoso.
A questo punto, a frittata rovesciata, si entra normalmente nel panico più assoluto e si tende a smentire ciò che il bimbo dice creando un disagio interiore visibile e palpabile.
Chi segue la scena, i più ignoranti intendo (ignorano), fanno scorrere la cosa, perché magari dicono «ma sì, è un bambino!» e lì il panico cessa.
Non è così!
Il problema è trovarsi difronte uno come me o come qualcuno che ha già letto questo articolo. Il panico sarà talmente alto che la reazione più normale sarebbe l’immediato cavarsi gli occhi.
Perché ciò?
Eheh…i bambini sotto i 4 anni non hanno motivo di mentire, non sanno inventare qualcosa che gli giova o qualcosa che nuoccia agli altri. Perciò, sappiate che se un bimbo vi rivolge la classica frase da barzelletta: «ho visto mamma che si era attaccata di culo con l’idraulico» e voi siete la mamma (o il padre nel caso in cui l’idraulico fosse donna) è inutile smentire ciò che ha detto il bimbo/a. E’ vero al 100%.
Dissi che il metodo grillo era il più difficile di tutti da applicare, ma questo è impossibile per un uomo/donna adulto.
Di nuovo, perché?
Perché l’adulto sa modificare la realtà che lo circonda (tangibile o astratta) per giovare di tale cambiamento. L’uomo impara man mano a vivere in un mondo totalmente immaginario, e per uomo intendo tutti, anche il più realista. Sfido io a trovare qualcuno che dice solo la verità e mai bugie o analogie varie. Provate a dire a vostra cognata, in pubblico, e ad alta voce, davanti al marito, che l’hai vista a letto con un altro. Ti prenderebbero per deficiente.
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