Come si può parlare di qualcosa se prima non si definisce esattamente [o il più fedelmente possibile]?
Secondo me:
Innanzitutto l’amicizia è un sentimento. Biologicamente credo sia una reazione chimico-neuronale. Tale sensazione la si prova quando ci si relaziona con qualcuno della stessa specie e quando ci si trova a stretto contatto con altre persone/animali.
L’amicizia è una conseguenza prossima della simpatia che è uno scambio o una comprensione reciproca di voleri, azioni e sentimenti.
L’amicizia è una conseguenza prossima della simpatia che è uno scambio o una comprensione reciproca di voleri, azioni e sentimenti.
Aristotele dice che esistono 3 amicizie (da “etica Nicomachea”):
- amicizia di piacere “Quelli che si amano per ricevere un piacere”;
- amicizia d’interesse “Quelli che si amano reciprocamente a causa dell'utile non si amano per se stessi, bensì in quanto deriva loro reciprocamente un qualche bene” ;
- amicizia di bontà “quella dei buoni e dei simili nella virtù. Costoro infatti si vogliono bene reciprocamente in quanto sono buoni, e sono buoni di per sé; e coloro che vogliono bene agli amici proprio per gli amici stessi sono gli autentici amici (infatti essi sono tali di per se stessi e non accidentalmente)”.
(la virtù, l’Aretè di Aristotele è la bontà, il bene)
Aristotele ha colto in pieno i 3 stati d’animo di ognuno, ma ha commesso un grave errore. Le prime due forme di amicizia non sono in effetti tali. Io le chiamerei forme di pseudo-relazione, una sorta di empatia.Ti chiederai, cosa cambia tra amicizia ed empatia?
Amicizia o empatia?
Come Wikipedia ci spiega:- L’empatia è l’abilità di percepire e sentire direttamente ed in modo esperienziale le emozioni di un'altra persona così come lei le sente, indipendentemente dal condividere la sua visione delle cose;
- L’amicizia (Simpatia) è l’abilità di percepire la situazione in maniera simile alla persona coinvolta. Questo quindi implica preoccupazione, o partecipazione, o desiderio di alleviare i sentimenti negativi che l'altro sta provando.
Conoscenza:
L’empatia è vista da molto lontano, la chiamo empatia superficiale, ovvero quando un individuo conosce un altro simile per associazione ma non è in grado di percepirne le emozioni, o se lo è non è interessato realmente ad alleviarne i dolori (pseudo amicizia d’interesse). Questo è quello che si prova per chi incontriamo solo per strada una volta ogni troppo tempo, la salutiamo perché magari, un giorno, potrà portarci beni e piaceri)Empatia:
[vedi definizione sopra +] *…visione delle cose, legato al fatto di non sentire il bisogno di alleviare tali dispiaceri all’altro;
Amicizia:
[vedi definizione sopra +] *…sta provando, il tutto caratterizzato da una complicità che lega nel profondo entrambi i soggetti e dal desiderio di aiutarsi reciprocamente.
Quindi, basandomi sulle teorie Aristoteliche, sulle mie e sulle definizioni grammaticali posso capire che sentimento provo in determinate situazioni, ad esempio:
Col macellaio: Conoscenza. Lo si rispetta come simile ma se sta male importa solo della carne che serve a sostentarvisi.
Col vicino di casa: Empatia. Lo si rispetta e se sta male si è dispiaciuti ma non al punto da sostenerlo nei momenti di difficoltà.
Con la persona con cui stai per il puro piacere di starci: Amicizia. La si rispetta; ci impegniamo a fondo per sostenerla nei momenti difficili. Ci si sta in compagnia per proprio piacere e per il desiderio di far piacere alla persona stessa (scusate il giro di parole).
Col vicino di casa: Empatia. Lo si rispetta e se sta male si è dispiaciuti ma non al punto da sostenerlo nei momenti di difficoltà.
Con la persona con cui stai per il puro piacere di starci: Amicizia. La si rispetta; ci impegniamo a fondo per sostenerla nei momenti difficili. Ci si sta in compagnia per proprio piacere e per il desiderio di far piacere alla persona stessa (scusate il giro di parole).
Fammi sapere se sei o non sei d’accordo con un commentino qui sotto, non fare il tirchio!
2 commenti:
concordo pienamente con ciò che hai appena affermato, e me ne sono accorto dal fatto che dopo aver fatto favori a tutti, gli unici rimasti sono quelli che li avrebbero rifatti a me...gli altri se ne sono andati senza nemmeno salutare!
ginn
Ti capisco, difatti sono diventato la persona che:
-non cerca quasi mai nessuno
-non chiede mai favori impossibili
-non fa favori
-non fa l'amico che è
tutto per non essere preso per il culo da nessuno...
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